Come è possibile essere felici?
Come è possibile essere felici?
C’è chi dubita che sia possibile che una persona raggiunga la felicità. Figuriamoci tutta l’umanità! L’idea, per alcuni, può sembrare persino utopistica, soprattutto considerando lo scenario attuale di egoismo e conflitti. Tuttavia, molte persone si alzano ogni giorno con l’intento di essere più felici: nel lavoro, in famiglia, con gli amici, con sé stesse… A volte si riesce davvero a raggiungere uno stato di maggiore felicità, ma questo tende a durare poco. Qual è, allora, la soluzione?
Per rispondere a questa domanda, il Dott. Celso Charuri dedicò la sua vita allo studio della mente umana e approfondì le conoscenze lasciate da grandi esseri nel corso della storia. Durante questo processo, il Dott. Celso individuò il cammino verso la felicità, un percorso che passa attraverso lo sviluppo mentale.
Secondo il Dott. Celso, è essenziale comprendere che la mente esiste, che possiede capacità che possono essere utilizzate affinché ognuno raggiunga i propri obiettivi e che possono anche essere sviluppate. Ad ogni passo compiuto nello sviluppo mentale, la coscienza si espande e la persona inizia a conoscere meglio sé stessa, il proprio ruolo nel mondo, il rapporto con l’ambiente in cui vive, la città, il Paese, il pianeta… In questo modo, arriva a comprendere diversi modi di agire verso sé stessa e verso il mondo allo scopo di ottenere una maggiore felicità.
Durante questo processo accade qualcosa. La persona riconosce che non si può costruire la felicità solo per sé stessi e continuare a vivere in un mondo dove c’è ancora sofferenza. In quel momento, nasce naturalmente in lei la volontà di aiutare. Ma cosa fare e come farlo? Perché, se si dà del pane a qualcuno, la sua fame tornerà presto.
Allora, il Dott. Celso propose un gesto semplice, ma trasformativo: donare! Non solo per soddisfare una necessità momentanea, ma per insegnare che “chi ha dà a chi non ha”. E non si tratta solo di beni materiali, ma anche di donare sé stessi, condividere una conoscenza, offrire attenzione o semplicemente un sorriso a chi ne ha bisogno. Un’idea che genera armonia e giustizia in un mondo di differenti e differenze e che costruisce un Mondo Ben Migliore per tutti.
L’azione
Con questo proposito, nel 1978 il Dott. Celso concepì e fondò la PRÓ-VIDA e, l’anno successivo, istituì la CGD-PV (Central Geral do Dízimo PRÓ-VIDA) attraverso la quale venne realizzata la prima donazione a un’istituzione filantropica con l’obiettivo principale di dare un esempio del cammino che conduce alla vera felicità. È per questo che altre centrali sono state organizzate dai partecipanti al Movimento e che migliaia di donazioni sono state fatte in tutto il mondo. Ed è sempre per questo che, nel mese di novembre, si sono svolte due cerimonie di donazione, una in Italia e l’altra in Bolivia.
“Chi ha dà a chi non ha, qualcosa di così semplice e comprensibile per tutti, (…) che soddisfa la necessità di chi ha meno capacità e ha bisogno di aiuto e anche quella di chi ha una maggiore capacità, ma che è riuscito ad ampliare la propria coscienza, ha riconosciuto il proprio simile e vuole fare di più”, come ha detto Jorge Franco, in rappresentanza della Central del Diezmo de Bolivia (Centrale delle Decime di Bolivia), durante la Solennità di Donazione che ha avuto luogo il 23 novembre presso la Sede della PRÓ-VIDA di Santa Cruz de la Sierra.
Sono state beneficiate due istituzioni con la consegna di elettrodomestici, mobili, articoli per cucina industriale, arredi scolastici e computer, che le aiuteranno a prendersi cura di 1.600 persone. “Quando lei (Cecilia Sánchez de Ariet per la CD-Bolivia) menzionava i numeri dei beneficiati, pensavo che in realtà quel numero è molto più grande, perché andremo a beneficiare studenti di livello iniziale e primario, (…) che poi si sposeranno, avranno figli e utilizzeranno queste strutture, proprio come noi oggi stiamo usando una struttura fondata 55 anni fa che ha servito molte persone che ora hanno buone opportunità. (…) Perciò, oggi e sempre, la nostra parola è grazie”, ha detto Maria Elza de Miranda della Scuola Príncipe da Paz, Fé e Alegria 2.
Una settimana prima dell’evento in Bolivia, il 16 novembre si è svolta la Solennità di Donazione della Centrale delle Decime d’Italia PRÓ-VIDA presso la Sede di Verona. Quattro istituzioni sono state beneficiate con un veicolo, una tenda, lampade, dispositivi informatici, articoli per urgenza ed emergenza sanitaria, elettrodomestici e altro ancora. “Mentre ascoltavo un po’ le esperienze di tutti, il significato della donazione per le altre associazioni, così come per noi, si traduce in opportunità. Per questo ringrazio tutti i benefattori per aver offerto l’opportunità che desideriamo dare ogni giorno ai nostri giovani”, ha detto Norma Rondini dell’Associazione Italiana Persone Down, con sede a Mantova.
Opportunità che anche i partecipanti della PRÓ-VIDA hanno avuto di adempiere allo scopo del gesto, come sottolineato da Paolo Cefariello in rappresentanza della CdI il quale ha detto: “Sappiamo che con le donazioni che facciamo oggi non risolviamo i vostri problemi. Sappiamo che da domani potranno sorgerne altri, altre situazioni potranno presentarsi. Ma quello che vogliamo mostrare oggi (…) è l’esempio che è possibile creare un Mondo Ben Migliore. Le cose materiali sono importanti, certo, ma sono effimere, passeggere. L’esempio rimane, l’esempio è eterno. (…) Vogliamo dimostrare che la possibilità esiste”.